Analisi da laboratorio
La Toalson 40-0, nell’esemplare in test, si presenta con dati molto prossimi a quelli dichiarati a riprova della buona qualità costruttiva generale del prodotto.
Moderato il valore di inerzia generale con i suoi 310kgcmq di SwW (swingweight) a racchetta incordata, come tipico delle racchette di estrazione racing con spiccato orientamento al controllo accompagnato da ottima maneggevolezza della testa.
Interessante il dato di SpW (spinweight) pari a 328.5kgcmq che restituisce un valore di inerzia torsionale TwW medio-elevato pari a 18.5kgcmq che garantisce in campo buona stabilità sui colpi decentrati.
Bassa la polarizzazione delle masse come testimoniato dal valore inerziale basso, anche se accompagnato da un bilanciamento arretrato in rapporto al peso da 305g. Maneggevolezza e massima agilità della testa della racchetta sembrano essere gli obiettivi perseguiti nella realizzazione di questa agonistica di rango che si presta potenzialmente anche a possibili customizzazioni successive.
Distribuzione omogenea in termini flessionali per un telaio che non presenta marcati punti di flessione e con una ripartizione delle rigidezze testa-manico 43%-57% che evidenzia una buona progressività degli steli nonostante la sezione di tipo trapezoidale, spigoli in bella evidenza ed un attacco al manico molto solido e massiccio che rimanda alle ben note pro-stock H22.
Particolare la distribuzione dello sweetspot con l’area utile di impatto concentrata in termini di omogeneità nella parte mediana dell’ovale, anche in ragione della maglia molto fitta.
Molto tosta la parte alta del piatto corde che possiede una forma particolare, quasi da semi-isometrica e che ricorda i telai dunlop CX200-400 di ultima generazione, favorendo le giocate in spinta garantendo però sempre la massima sensazione di controllo in ogni fase di gioco.
