StringLab Orange Snake

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In campo

Buona la durata e la tenuta di tensione della corda soprattutto considerando il calibro medio-piccolo.
Per 10 ore circa su telai dal piatto corde “piccolo” (vedi Donnay Pro One GT 97, Wilson Blade 93 e anche Blade 98), 5-6 ore circa su piatti più “aperti” come, per esempio, la Pure Drive.
In relazione al calibro 1.23 una resa più che buona!

Discreta l’attitudine alla generazione di potenza.
Questa attitudine è sicuramente amplificata in ibrido con multi belli reattivi e budello (anche se il rischio di “segatura” è parecchio elevato).
Per incordature full bed vale la regola aurea di tutti i mono (e del tennis in generale): dipende dal braccio!
Se cercate quindi una corda che “amplifichi la potenza” gratuitamente forse sarebbe meglio orientarsi su altro…

Il controllo è nella media.
Non è un mono particolarmente “di controllo”.
Montato su piatti aperti tende a far scappare un po’ troppo la palla…ma stiamo comunque parlando di un calibro 1.23 montato su un piatto 100.
Anche per il controllo abbiamo avuto riscontri migliori su piatti “piccoli” o comunque fitti.

Corda confortevole e con una buona uscita di palla.
Molto buone anche dal punto di vista della sensibilità: la palla si “sente” davvero bene!
Stiamo comunque parlando di un monofilamento quindi, nonostante sia classificabile come “mono confortevole”, per aumentare il comfort meglio ibridare che montarle in full bed.

Il cavallo di battaglia della corda.
La forma esagonale e la composizione delle Orange Snake fa sì che l’attitudine alla spin sia molto marcata.
Anche su telai prettamente orientati ad un gioco classico (blade 93 su tutti) rendono semplice l’accesso alle rotazioni (magari su un piatto 93 serve anche tanto braccio ma la corda aiuta davvero parecchio).

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