Tipologie di corde: i multifilamenti

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I multifilamenti sono le corde sintetiche più complesse sul mercato, prodotte tramite un processo di lavorazione complicato e lento che le porta a posizionarsi in una fascia di prezzo superiore ad un monofilamento.

Solitamente sono disponibili in forma rotonda (con rare eccezioni), ma possono differire sotto molti altri aspetti.                                                   

I materiali che compongono la corda sono spesso differenti tra di loro, dal poliammide al poliuretano, passando per il polietilene, fino al polibutilene che spesso protegge la parte esterna.

I filamenti stessi possono essere pochi e spessi, oppure molti microfilamenti magari intrecciati tra di loro, ancora un unico nucleo con filamenti che lo avvolgono, e via di questo passo.

Come possiamo intuire cambiando le caratteristiche anche la giocabilità varierà di conseguenza.

I calibri presenti sul mercato sono svariati, anche se per la maggiore vengono utilizzati nella versione 125, 130 e 135.                                                                          

Essendo una tipologia di corde mediamente molto elastica, può essere utilizzata per un numero di ore abbastanza elevato, in alcuni casi addirittura fino a rottura.

È pensabile ipotizzare una combinazione ibrida, sia in orizzontale che in verticale, abbinando la corda con un monofilamento adeguato. In questo caso un grosso aiuto ce lo può dare lo strumento avanzato Ibridi del servizio Stringingpedia che permette di simulare in modo semplice e intuitivo le attitudini e le caratteristiche della combinazione di corde che vogliamo montare sulla nostra racchetta.

Il giocatore in cerca di tutela del braccio, grazie ad un buon assorbimento delle vibrazioni e dello shock da impatto, o più in generale di sensibilità e potenza, è quello che troverà maggiori soddisfazioni dall’utilizzo di una corda multifilamento.