Dunlop FX 500 Tour

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La scheda tecnica

Il fusto è piacevole in mano sin dal primo approccio trasmettendo un feeling piuttosto tecnico e agonistico accentuato da forme taglienti e spessori non particolarmente accentuati.
Il colore di fondo è un bel nero che lascia spazio, nella tradizione del “Dunlop family appeal” di ultima generazione a un blu Francia concentrato in modo asimmetrico sul piatto a disegnare il classico flying delta presente nel logo. Le scritte e i loghi sono in color argento cromo che conferiscono un tono elegante e molto sobrio, tipicamente racing, al telaio.

La FX 500 Tour è una racchetta moderna, di tipo ibrido, che risulta un sapiente mix fra le classiche e le moderne tubolari e che richiama in qualche modo alla Babolat Pure Strike 98, Yonex Ezone 98, alla Head Radical nonché alla Wilson Blade o in generale, a racchette capaci di mixare lo studio dei profili e delle di una logica strutturale di tipo, tutto sommato, classico.
La sezione degli steli è di tipo trapezoidale per accrescere la rigidezza flessionale in quel punto e garantire maggiore rigidezza torsionale sui colpi decentrati. Il profilo dell’ovale a differenza di quello presente nella parte bassa della struttura è ellittico al fine di massimizzare la resa in termini di rigidezza ottimizzando la penetrazione aerodinamica.
Bella la foggia della parte centrale che si caratterizza per un cuore molto aperto che progettualmente dovrebbe garantire una buona stabilità torsionale oltreché raccordarsi in modo armonico con l’ovale.

Il profilo di questa nuova FX non è costante e passa da un 21mm in testa a un 23mm per la parte centrale del piatto e per la zona ponte per poi scendere a 22mm per la parte bassa degli steli di attacco al manico.

Molto ben fatte le plastiche dei passacorde e del copritesta, veramente un riferimento assoluto in termini di qualità, funzionalità ed estetica, come pure la verniciatura e le decals che appaiono molto ben fatte, pulite, senza alcuna sbavatura e con una cura del dettaglio di assoluto valore.
Il manico, come da classica tradizione Dunlop è piuttosto rotondeggiante, piccolo in mano con un tappo non particolarmente accentuato, dotato di “trapdoor” per l’accesso alla parte interna del telaio.
Buono il grip di colore nero con finitura puntinata su questa versione, di spessore piuttosto sottile che conferisce al manico una sensazione alla presa “esile” veloce e sincera per la percezione diretta ma non fastidiosa degli spigoli.

La FX 500 Tour si caratterizza per una flessibilità statica piuttosto elevata pari a 70 punti RA che trova conferma anche in una frequenza dinamica di vibrazione di (162-165Hz); valori che denotano la natura del telaio e la sua indole reattiva, veloce e nervosa.
La distribuzione del flex è molto progressiva e non presenta punti di flessione particolarmente marcati, quanto piuttosto una distribuzione uniforme e progressiva della flessibilità che dona alla racchetta un feeling compatto e solido.

La maglia definita dallo schema d’incordatura è, secondo gli ultimi sviluppi progettuali di casa Dunlop, piuttosto fitta nella parte centrale, facendo presagire un ottima resa in termini di controllo e di un’attitudine che non pregiudica o limita il gioco “classico”. La maglia si allarga apprezzabilmente verso gli estremi superiori e inferiori per massimizzare la resa dinamica in fase d’impatto e allargare lo sweetspot.

L’area utile d’impatto è piuttosto ampia come pure la comodità in fase di gioco, caratteristiche favorite da un piatto rotondeggiante e garantite anche dal raffinato utilizzo di tecnologie concentrate nella parte delle “plastiche” dei passacorde che garantiscono un’ottima resa dinamica durante l’impatto e il rilascio della sfera.

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