Pro-T-One Chromatic String Tuner II

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Funzionalità

Al momento dell’accensione ci viene proposta la schermata di introduzione dove si possono impostare i dati della racchetta e della corda per poter permettere al software di tarare i valori che rileva in funzione di questi parametri che sono nell’ordine:

  • String: dove propone
    • Poly-Kevlar
    • Soft Poly
    • Synt-Gut
    • Multifeel
    • Natural Gut
    • Hybrid Poly-Multi
    • Hybrid Poly-Nat Gut
    • Hybrid Multi-Nat Gut
    • Manual
  • Gauge: dove propone l’impostazione del calibro (in caso di ibridi si fa la media tra le due corde)
  • Head Size: dove si imposta la grandezza del piatto corde
  • DKG_fk: è un fattore di correzione da applicare a seconda del tipo di macchina incordatrice usata
  • CHDT_fk: dove si indica il tipo di pattern della racchetta
    • Narrow (tipo 18×20 e simili)
    • Normal (tipo 16×19 e simili)
    • Large (tipo 16×15 e simili)
  • CHDT_fk: è un fattore di correzione sul dato ERT.

La seconda pagina ci regala quello che tutti i tennisti, hanno sempre voluto: la tensione delle corde in KG e LBS.

Nella terza pagina ci verrà indicata la tensione dinamica in emulazione con l’ERT.

La quarta pagina è, a nostro avviso, quella più importante. In essa ci verrà mostrata la frequenza di vibrazione. Questo è il dato da cui parte tutto.  Sia i valori in KG o LBS che i dati ERT derivano da algoritmi basati sul dato originale della Frequenza di vibrazione e sui valori che vengono impostati nella prima pagina. Tradotto…vuole dire che se noi impostiamo male i valori nella prima pagina è sicuro che kg o valore ERT saranno per forza di cose sbagliati. Ma anche impostandoli correttamente, essendo comunque derivati da formule matematiche potrebbero non essere corretti (anche se nella maggior parte dei casi lo sono). La frequenza di vibrazione è invece sempre corretta in quanto è il dato originale da cui parte tutto. Di conseguenza non è neanche necessario impostare i valori in prima pagina.

La quinta pagina ci offre, invece, la rigidezza dinamica del telaio. Un dato che al momento si riesce a ricavare solo tramite il costoso RDC di Babolat (che però rileva la rigidezza statica). Anche se a livello di custom è un dato che non può essere variato, è comunque molto interessante poter conoscere la reale rigidezza dei propri (o dei propri clienti) telai. Un dettaglio va però sottolineato. La rilevazione di rigidezza dinamica del telaio è a nostro avviso un dato più importante rispetto alla statica perchè è quello legato alla vibrazione del telaio e rileva la sensazione di impatto sulla mano. Per standardizzare il dato, il valore simula la rigidezza statica ma dice qualcosa di più in questi termini.

La sesta pagina permette di inviare i dati rilevati ad un altro device tramite bluetooth e una applicazione da scaricare, ma è qualcosa che va decisamente migliorata.

La settima ed ultima pagina è una pagina di impostazioni da non toccare se non in caso di seri problemi e comunque sotto la guida diretta dell’assistenza Pro-T-One.

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